Piano piano sta iniziando a stagione del nuovo anno. Il clima non ci fa ben sperare, putroppo. Da molti mesi non piove, e le temperature si sono, quasi sempre, mantenute su valori elevati per il periodo. Per avere una idea di quello che succede nelle nostre zone, di seguito l’andamento delle temperature minime e MAX degli ultimi quattro periodi

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In questa situazione, ci siamo accorti che il “blocco di covata” invernale, che naturalmente avveniva verso fine novembre, quest’anno pare sia stato anticipato alla fine di ottobre. Alcuni apicoltori riferiscono di un breve blocco, a fine ottobre appunto, a poi, quasi subito, una ripresa della covata. Anche in questo momento, fine gennaio 2016, periodo che dovrebbe essere caratterizzato dale giornate più fredde dell’anno, la temperatura esterna è di 7,2 °C, e la covata è piuttosto ampia nei nostri alveari.

Non è una situazione normale, e l’attenzione alle scorte ed allo sviluppo della Varroa devono essere al massimo livello. Putroppo qualche perdita si è già verificata.

Una attenta indagine, svolta dai soci Zanini, Borin e Robo, che hanno disopercolato ed analizzato alcuni telai di covata in alveari e apiari diversi, ha dato rsultati da interpretare con attenzione. Il dato più significativo è che non hanno trovato nessuna Varroa sulle larve. Cosa può voler dire ? Che non c’è ? Che è tutta sulle api ? Fatto un trattamento con Ossalico sublimato, ancora una volta il risultato è stato 0 cadute in tre casi su quatto, e 1 caduta nel quarto !!  Sicuramente i trattamenti operati nel periodo giusto e l’attenzione di apicoltori preparati, ha fatto si che gli alveari fossero in ottime condizioni, ma questo ci deve far riflettere sull’interazione che c’è tra tutti gli alveari, anche quelli vicini. Altrimenti la Varroa, durante l’estate da dove arriva ?

La reinfestazione non è una brutta parola, ma il sintomo di una brutta pratica !!

Per imparare a combattere la Varroa, non solo con i soliti trattamenti che stanno iniziando a dare i primi segni di resistenza, abbiamo deciso di distribuire una “scheda dell’alveare”. L’intento è quello di cercare di dare un minimo di omogeneità alle cose che si fanno, e per raccogliere un po’ di dati che potrebbero essere molto utili per trovare nuove strade e nuovi sistemi. La scheda è articolata e riporta molte informazioni, ma se ogni apicoltore ci mette le info che ritiene più giuste o anche solo quelle che lui ritiene di dover controllare, sarà sempre un piccolo passo avanti. Quindi l’invito è, per chi lo volesse, si scaricare la nostra scheda e compilarla durante la stagione. Alla fine ci piacerebbe che ci venisse restituita una copia, anche in forma anonima, per pater fare una statistica degli andamenti e dei risultati, anche in relazione all’andamento del clima. Evidentemente il conteggio della Varroa è un dato essenziale, e sarebbe bene farlo prima e dopo i trattamenti, segnandosi con precisione le date.

Le iniziative che cercheremo di sostenere durante questa nuova stagione saranno molto orientate alla igienicità delle nostre api ed a trattamenti controllati, anche tenendo conto della relazione del Dott. Floreano condotta al nostro ultimo convegno di novembre.

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